Alleviare un disagio, la rabbia o la noia e la solitudine con il cibo può essere un fenomeno frequente. Il suo effetto può essere paragonato ad un ansiolitico o ad un antidepressivo.
In questo caso si tratta di “fame nervosa” o meglio detta “fame emotiva”…..mentale, psicologica.
La sua origine potrebbe anche essere legata alla nostra infanzia quando la nostra mamma per sedare il nostro pianto o qualche altro disagio ci portava al suo seno o ci forniva il biberon, impedendo così di distinguere la fame fisiologica da disagi di altra natura. Questo con il perdurare del tempo può dare origine al meccanismo perverso per cui ogni disagio soprattutto di tipo emotivo viene placato con il cibo.
Per iniziare a riconoscere la fame bisognerebbe chiedersi ogni volta che si sta per mangiare se si ha veramente fame.
Imparare a mangiare secondo la propria necessità fisica richiede tempo, paziente e una conoscenza sempre più approfondita di se stessi.