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CONSIGLI

Imparare a conoscere i sintomi della fame

Alleviare un disagio, la rabbia o la noia e la solitudine con il cibo può essere un fenomeno frequente. Il suo effetto può essere paragonato ad un ansiolitico o ad un antidepressivo. In questo caso si tratta di “fame nervosa” o meglio detta “fame emotiva”…..mentale, psicologica. La sua origine potrebbe anche essere legata alla nostra infanzia quando la nostra mamma per sedare il nostro pianto o qualche altro disagio ci portava al suo seno o ci forniva il biberon, impedendo così di distinguere la fame fisiologica da disagi di altra natura. Questo con il perdurare del tempo può dare origine al meccanismo perverso per cui ogni disagio soprattutto di tipo emotivo viene placato con il cibo. Per iniziare a riconoscere la fame bisognerebbe chiedersi ogni volta che si sta per mangiare se si ha veramente fame. Imparare a mangiare secondo la propria necessità fisica richiede tempo, paziente e una conoscenza sempre più approfondita di se stessi.
  • compare e aumenta lentamente; - è sopportabile, controllabile; - è una necessità concreta del nostro corpo di fornire energia; - viene placata da qualsiasi tipo di cibo, anche da un pezzo di pane vecchio; - se soddisfatta non esercita sensi di colpa; - non viene condizionata dalla visione di alimenti invitanti.
  • - compare improvvisamente e in modo intenso; - ha bisogno impellente di essere soddisfatta con alimenti dalle caratteristiche tipicamente consolatorie (dolci come cioccolato o biscotti, salati come patatine o pizzette…); - è più difficile da placare, poiché sussiste finchè si esaurisce l’impulso emotivo che l’ha scatenata - se soddisfatta genera sensi di colpa; - deriva da un bisogno psicologico; - non può essere controllata con la sola forza di volontà; - può essere scatenata dalla visione di pasticcini, torte, cioccolato, patatine e altro.